Impianto innovativo per lo smaltimento dell’amianto

Unirecuperi propone un impianto innovativo per lo smaltimento dell’amianto che sarà in grado di rendere inoffensivi tutti i manufatti che contengono il pericoloso materiale. Questa nuova struttura è il risultato di una collaborazione serrata con le Università di Modena e Reggio Emilia, il cui duro lavoro ha portato alla luce nuove tecniche di inertizzazione delle fibre killer.

 

Perché è importante costruire un impianto innovativo per lo smaltimento dell’amianto

L’importanza di un impianto innovativo per lo smaltimento dell’amianto è davvero cruciale, soprattutto in un territorio come quello dell’Emilia Romagna (prima regione che ospiterà la struttura sperimentale con discarica annessa) che ancora oggi soffre molto in termini di edifici fatiscenti o che richiedono interventi urgenti.

L’idea è quella di realizzare un presidio ambientale sicuro, che permetta di inertizzare l’amianto attraverso l’uso delle microonde, così da eliminare del tutto il pericolo di contaminazione. La discarica costruita nelle vicinanze, inoltre, ne assicura lo smaltimento secondo tutti i crismi previsti dalla legge.

Poter disporre di una struttura moderna di questo tipo solleverebbe il carico delle spese per il trasporto e lo smaltimento all’estero dei manufatti contenenti asbesto (non a caso l’Italia nel solo 2018 ha esportato in Germania oltre 69.000 tonnellate di materiale pericoloso, dietro lauto pagamento).

Le procedure per ottenere l’autorizzazione sono già state avviate e il sito in cui sorgerà il nuovo impianto è Valsamoggia in provincia di Bologna. Il luogo è ben lontano dai centri abitati, così da limitare al minimo qualunque tipo di rischio, che tuttavia non è presente, come assicura Unirecuperi.

 

I benefici per la Regione

I vantaggi che l’Emilia Romagna potrà trarre dall’impianto innovativo per lo smaltimento dell’amianto sono davvero tanti. La regione conta infatti ancora 800 edifici pubblici e le oltre 150 strutture industriali censite che richiedono interventi di bonifica urgenti, a queste si aggiungono poi svariate abitazioni private.

Un numero davvero elevato che presenta rischi per la salute enormi se non si eseguono interventi tempestivi. Questi ultimi sono tuttavia spesso ritardati proprio dalla necessità di trovare fondi per l’esportazione del materiale all’estero, mentre una soluzione in loco risulterebbe molto più conveniente e immediata.

Alcuni cittadini sono ancora scettici sul progetto, soprattutto perché temono il rischio di contaminazione del terreno. Unirecuperi però ci tiene a ribadire come la sua procedura di smaltimento sia totalmente sicura e capace di inertizzare concretamente tutte le proprietà cancerogene dell’amianto, rendendolo di fatto innocuo e più facile da smaltire.





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