Global Asbestos Forum 2025: un ponte internazionale contro una minaccia senza confini

Dal 13 al 14 novembre 2025, la città norvegese di Bergen accoglierà l’ottava edizione del Global Asbestos Forum (GAF), l’evento mondiale più autorevole dedicato allo studio, alla prevenzione e alla gestione dell’amianto. Il tema scelto per quest’anno — “Amianto: una sfida globale” — riflette un’urgenza ormai condivisa a livello planetario: quella di una cooperazione internazionale per affrontare un problema sanitario, ambientale e sociale che continua a mietere vittime in ogni continente.

Il Forum, fondato nel 2014 dall’avvocata olandese Dr. Yvonne Waterman, è cresciuto nel tempo fino a diventare un punto di riferimento per professionisti, studiosi, istituzioni e vittime dell’amianto. Con la sua combinazione di rigore scientifico, testimonianze umane e prospettiva politica, il GAF rappresenta oggi uno dei luoghi più influenti per la definizione di strategie globali di lotta all’amianto.

 

Bergen 2025: conoscenza, esperienza e innovazione

Come detto, l’edizione 2025 si terrà in Norvegia, un Paese simbolo di sostenibilità ambientale e di impegno verso la sicurezza dei lavoratori. La sede principale sarà il celebre Grieghallen, il teatro che ospitò l’Eurovision Song Contest e oggi centro congressi di rilevanza internazionale.

Il programma si articolerà su due giornate intense, progettate per offrire un equilibrio tra approfondimento tecnico, formazione, confronto interdisciplinare e valorizzazione delle esperienze umane.

Giorno 1 – 13 novembre: tra storia, pratica e relazioni

La prima giornata si aprirà con una visita guidata nel centro storico di Bergen, con un focus specifico sulla gestione dell’amianto nel patrimonio edilizio urbano. L’obiettivo è mostrare concretamente come la prevenzione possa integrarsi nella conservazione architettonica e nella rigenerazione urbana.

Nel pomeriggio, si terranno workshop pratici e sessioni formative rivolte a operatori del settore, funzionari pubblici, tecnici ambientali e imprese di bonifica. Tra i temi principali: le nuove metodologie di mappatura digitale dei siti contaminati, le tecniche di incapsulamento e smaltimento sostenibile e l’uso di droni e sensori per il rilevamento sicuro di materiali contenenti amianto.

La serata sarà dedicata a un momento conviviale: una gala dinner presso il Grand Hotel Terminus, con musica dal vivo e spazi per il networking internazionale. Un’occasione per costruire alleanze tra Paesi, enti di ricerca e associazioni.

Giorno 2 – 14 novembre: il cuore della conferenza

La seconda giornata si svolgerà interamente al Grieghallen. Qui prenderanno la parola quasi 40 esperti internazionali, tra cui epidemiologi, giuristi, scienziati ambientali, rappresentanti di istituzioni e associazioni di vittime. Le tavole rotonde tratteranno le sfide emergenti nella gestione del “legacy asbestos”, ossia l’amianto di origine storica ancora presente negli edifici e nelle infrastrutture.

Uno dei momenti più attesi sarà la presentazione delle testimonianze dirette di persone colpite da malattie correlate all’amianto: un segmento che da sempre caratterizza il GAF, ricordando che dietro ogni dato statistico ci sono vite e famiglie reali.

Durante la giornata sarà anche inaugurata una mostra fotografica d’impatto, accompagnata dall’“Asbestography Contest”, un concorso internazionale di fotografia che invita artisti e reporter a raccontare visivamente le sfide legate all’amianto. Le immagini vincitrici saranno esposte nei principali centri culturali europei nel corso del 2026.

 

I temi chiave del Global Asbestos Forum 2025

Il Global Asbestos Forum 2025 punterà su cinque assi tematici principali, che rispecchiano la complessità del fenomeno amianto e la necessità di un approccio sistemico.

  1. Strategie di bonifica e rilevamento innovativo dell’amianto: La ricerca scientifica e tecnologica offre oggi strumenti sempre più sofisticati: droni per la mappatura aerea, sensori a spettrometria, algoritmi di intelligenza artificiale per individuare siti contaminati, e tecniche di confinamento che minimizzano i rischi ambientali. Bergen 2025 sarà l’occasione per confrontare esperienze da Europa, Asia e America Latina;
  2. Impatti psicologici ed economici sulle vittime e le famiglie: L’amianto non è solo un problema sanitario, ma una ferita sociale. I panel dedicati esploreranno i traumi psicologici vissuti dai malati e dai loro familiari, e il peso economico che grava sulle comunità colpite. Verranno presentati progetti di supporto psicologico e di compensazione legale promossi in diversi Paesi;
  3. Evoluzione delle normative internazionali: Il Forum discuterà l’avanzamento delle legislazioni anti-amianto, evidenziando i ritardi di alcuni Paesi che ancora ne consentono l’uso. Saranno analizzati i protocolli dell’Unione Europea, dell’OMS e dell’ILO, oltre a nuovi modelli di cooperazione internazionale;
  4. Collaborazioni transfrontaliere per l’amianto di origine storica (legacy asbestos): L’amianto “storico”, presente in vecchi edifici, navi, fabbriche o impianti industriali, rappresenta la sfida del futuro. Solo una collaborazione coordinata tra Stati, enti locali e imprese può garantire una mappatura completa e una bonifica sicura. Il Forum metterà a confronto esperienze pilota da Norvegia, Italia, Regno Unito e Giappone;
  5. Integrazione tra politiche pubbliche e soluzioni tecnologiche: La digitalizzazione e l’innovazione possono accelerare i processi decisionali. Si parlerà di banche dati pubbliche, sistemi GIS per la geolocalizzazione dei materiali contenenti amianto e strumenti di partecipazione civica per la segnalazione dei rischi.

 

Dalle origini a oggi: un decennio di impegno

Nel corso degli anni, il Global Asbestos Forum ha costruito una rete internazionale di esperti e istituzioni, diventando un osservatorio privilegiato sullo stato della lotta all’amianto nel mondo. La sua struttura multidisciplinare — che unisce scienza, diritto, sanità e testimonianza — ne fa un modello unico nel panorama dei congressi ambientali.

Tra i partecipanti abituali figurano rappresentanti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro (EU-OSHA), dell’ILO, di università, ONG e associazioni di vittime provenienti da oltre 30 Paesi.

Il Global Asbestos Forum nacque nel 2014 su iniziativa di Yvonne Waterman, esperta legale di diritto del lavoro e della salute. L’idea originaria era semplice ma rivoluzionaria: creare un luogo neutrale dove esperti e vittime potessero dialogare, condividere conoscenze e influenzare le politiche globali.

Negli anni successivi, il Forum ha toccato diverse città europee, ognuna con un tema specifico:

  • Amsterdam 2014 – “The First Global Exchange”: l’incontro inaugurale, dedicato alla definizione delle priorità globali;
  • Bruxelles 2016 – “Law and Liability”: focus sulle responsabilità giuridiche e sulle azioni legali collettive;
  • Vienna 2017 – “Science Meets Justice”: ponte tra medicina e diritto;
  • Turku 2018 – “Asbestos in the Nordic Context”: attenzione alle politiche scandinave di bonifica;
  • Rotterdam 2019 – “Innovation and Remediation”: introduzione delle nuove tecnologie per la mappatura e la gestione dell’amianto;
  • Digitale nel 2021, causa pandemia, con una partecipazione record di oltre 2.000 iscritti online;
  • Lione 2023 – “Healing Communities”: incentrata sulle vittime e sulla rigenerazione dei territori contaminati;

La tappa di Bergen 2025 segna un nuovo capitolo, proiettando il Forum verso una visione di solidarietà planetaria e di giustizia intergenerazionale.

 

L’amianto oggi: una minaccia ancora attuale

Nonostante i progressi legislativi, l’amianto resta uno dei materiali più pericolosi ancora presenti nell’ambiente costruito. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ogni anno oltre 200.000 persone muoiano per malattie correlate all’esposizione (asbestosi, mesotelioma, tumori polmonari). In molti Paesi in via di sviluppo, la produzione e l’uso dell’amianto continuano senza adeguate misure di sicurezza.

Il GAF 2025 intende affrontare apertamente anche questo squilibrio: da un lato, il mondo occidentale impegnato nella bonifica; dall’altro, economie emergenti che ancora utilizzano amianto per motivi economici. La sfida è trovare soluzioni globali condivise, sostenendo processi di transizione equa per i lavoratori dei settori interessati.

Uno dei tratti distintivi del Global Asbestos Forum è la sua capacità di dare voce alle vittime. Ogni edizione dedica ampio spazio alle testimonianze di ex lavoratori, familiari e associazioni che lottano per il riconoscimento dei propri diritti. Queste storie personali non solo sensibilizzano il pubblico, ma ricordano che la lotta all’amianto non è un capitolo chiuso della storia industriale, bensì una battaglia ancora in corso.

Nel 2025, le testimonianze saranno accompagnate da installazioni artistiche e documentari brevi che illustrano l’impatto sociale dell’amianto nei diversi continenti. Questo approccio multidisciplinare — scienza, arte, testimonianza — rende il Forum non solo un convegno tecnico, ma un vero e proprio evento culturale globale.





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