Vittime dell'amianto: i familiari delusi dalla Legge di Bilancio

Il 2019 da poco iniziato si prospetta un anno non facile per le vittime dell’amianto e per i loro familiari. Il mese di gennaio è stato infatti caratterizzato da numerose contestazioni per la mancanza di fondi stanziati nella Legge di Bilancio per gli indennizzi.
 
La cifra in questione è già stata accantonata su un fondo ad hoc, ma per sbloccarla è necessario un apposito decreto. Il quadro appena descritto è tutto tranne che positivo soprattutto se si considerano i dati relativi al mesotelioma pleurico, il più frequente e aggressivo fra i tumori asbesto - correlati.
 
Prendendo come riferimento i numeri del RENAM (Registro Nazionali Mesoteliomi), negli ultimi anni la media di casi mortali annui è stata pari a circa 1200. Allargando lo sguardo e considerano anche le altre patologie amianto - correlate, si arriva più di 3000 decessi annui.
 

Fondi rimozione amianto: ecco cosa prevede la Legge di Bilancio

Nella Legge di Bilancio non si parla di indennizzi per le vittime dell’amianto, ma l’argomento dei pericoli derivanti dall’esposizione all’asbesto viene toccato comunque. La manovra prevede infatti la possibilità di usufruire di sgravi fiscali per i lavori di bonifica dell’amianto.

Chi li effettua ha diritto a una detrazione del 65%. Degno di nota è anche il credito d’imposta del 50% che le aziende possono richiedere per la bonifica dell’asbesto su unità immobiliari a destinazione produttiva.

Malattie da amianto: l’indennità ferma a 5.600 euro

Nonostante l’oggettivo vantaggio di questi benefici, la situazione delle vittime dell’amianto rimane non positiva. L’indennità Inail una tantum per chi contrae una malattia a causa dell’esposizione alla fibra killer resta infatti ferma a 5.600 euro. Tra gli emendamenti alla manovra di bilancio era presente una proposta di innalzamento a 12.000, che non si è però tradotta in cambiamenti concreti.
 
Realtà come Afeva (Associazione Famigliari Vittime Amianto), deluse dalle mancate risposte del Governo, hanno affermato che torneranno alla carica per chiedere di adeguare la disponibilità del Fondo Vittime Amianto agli standard europei. Per rendersi conto delle discrepanze basta ricordare che, in Francia, alle vittime dell’amianto e alle loro famiglie vengono destinati più di 300 milioni di euro annui. In Italia ci si ferma al 10% di questa cifra.




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