Lombardia libera dall’amianto entro il 2032

Il piano per ottenere una Lombardia libera dall’amianto è in movimento già da diversi anni, ormai. Attraverso svariate operazioni di censimento e valutazione dei rischi, infatti, la Regione ha fatto enormi passi avanti nella rimozione dei manufatti contenenti il pericoloso materiale edile e, nonostante imprevisti e rallentamenti, i lavori proseguono.

 

Un piano per rendere la Lombardia libera dall’amianto

È un minerale che prima della sua messa al bando nel 1992 era stato largamente impiegato nella costruzione di edifici, coperture e strutture, ma anche per la realizzazione di treni, tubature e impianti di vario genere. In circa 20 anni si stima che sia stato responsabile di oltre 7.000 casi di mesotelioma.

L’eternit è quindi una presenza molto difficile da eradicare completamente, ma gli sforzi per raggiungere tale obiettivo sono concreti. Ne è prova il “piano regionale di azione” messo in piedi dall’amministrazione lombarda che negli scorsi anni ha contribuito enormemente a censire e identificare i siti più a rischio su chi intervenire.

I dati rilevati dall’AGI in merito alle misure adottate hanno dimostrato che gli interventi funzionano e al ritmo con cui vengono eseguiti, l’associazione aveva indicato il 2030 come possibile data per arrivare ad una Lombardia libera dall’amianto.

 

Il piano di bonifica potrebbe subire ritardi?

Sono stati censiti circa 86,6 km2 di sole coperture ancora da bonificare. L’attuale situazione mondiale (tra guerra e crisi delle materie prime), in combinazione con altre variabili potrebbe però costituire un’ulteriore fonte di ritardi. Quello che preoccupa in particolare le istituzioni sono fattori come:

  • il venire meno degli incentivi sul fotovoltaico (meno convenienza nella rimozione delle vecchie coperture significa meno siti bonificati);
  • un’eventuale nuova ondata del coronavirus, che porterebbe a chiusure e rallentamenti;

Tenendo conto di queste possibilità e degli effettivi ritardi già accumulati a causa della pandemia negli ultimi due anni, la data stimata per il completamento delle operazioni per ottenere una Lombardia libera dall’amianto è stata posticipata al 2032.

Per incentivare le attività di bonifica dell’eternit è stata aggiunta anche una sezione speciale nel piano di gestione dei rifiuti. Qui vengono regolati nel dettaglio tutti i passaggi necessari per trattare i rifiuti che contengono asbesto nella maniera corretta. Nella sola Regione sono circa 10 milioni di metri cubi quelli ancora da smaltire, ma tali misure daranno sicuramente un grosso contributo nella risoluzione del problema.





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