Inaugurazione del Centro Amianto: anche la Sicilia si aggiorna

Dopo anni di dure battaglie e peripezie legali, finalmente anche la Sicilia ha inaugurato il proprio Centro Amianto. Si tratta di una struttura ospedaliera che svolgerà le funzioni di polo regionale, provvedendo all’accoglienza e all’assistenza delle vittime di questo pericoloso materiale edile, bandito dal 1992.

La costruzione del presidio era già stata preventivata nel 2014 all’interno della legge regionale numero 10 del 29 Aprile denominata: “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”. Lo scopo di integrare questo importante centro per la diagnosi e la cura delle patologie legate all’asbesto all’interno di una struttura ospedaliera ben attrezzata, era quello di limitare i “viaggi della speranza” compiuti in tutta Italia dai malati siciliani.

 

Le vittime dell’amianto accertate in Sicilia sono tante

I numeri parlano chiaro e collocano la Sicilia fra le regioni più colpite dalla piaga dell’avvelenamento da amianto. Stando ai dati riportati, nel solo 2016, la regione ha contato oltre 600 decessi legati a patologie causate dalla sovra esposizione all’asbesto.  Fra questi si contano oltre 100 casi di decessi a causa del mesotelioma e oltre 200 per cancro polmonare, riconducibili tutti all’azione nociva dell’amianto.  

Le zone più colpite si concentrano in quattro aree comunali specifiche: Augusta-Priolo Gargallo, nel siracusano, Gela e la città di Biancavilla. Si parla di circa 80 casi l’anno accertati dal 1998 al 2015, per un totale di oltre 1300 vittime; per questo restare a guardare non è più possibile.

Il Centro Amianto inaugurato da pochi giorni ad Augusta è il primo concreto esempio di misure adottate dalla Regione, che finalmente sembra aver compreso la rilevanza del problema. Anche se il cemento amiantato e gli altri manufatti sono vietati a livello nazionale dal 1992, le aree da bonificare sono ancora molte.

 

Non basta il Centro Amianto

Pur essendo il Centro Amianto un piccolo passo avanti nella lotta contro questo annoso problema, non è certo la soluzione definitiva. Il presidente della Regione Musumeci, ha infatti sottolineato come sia fondamentale continuare a lavorare per debellare l’amianto, bonificando in primis le aree di Milazzo e Gela, oltre ad altri siti di rilievo sparsi sul territorio dell’intera Sicilia.

Secondo i dati raccolti dal Ministero dell’Ambiente, infatti, l’isola è fra le più arretrate in termini di interventi di bonifica, con valori talmente bassi da approssimarsi allo 0. Le normative esistono si tratta solo di trovare i fondi e la volontà per farle rispettare.





Può interessarti anche: