Esposizione all’amianto e benefici contributivi: per centinaia di lavoratori toscani ancora tutto fermo

Nei mesi scorsi, diverse forze politiche hanno iniziato a battersi per il riconoscimento dei benefici contributivi per alcuni lavoratori che hanno vissuto in prima persona l’esposizione all’amianto. Il caso in questione riguarda in maniera specifica degli operai di Piombino, circa 300/400 persone. Cento di loro, hanno lavorato per anni presso la cokeria della città toscana.
 

Esposti all’amianto: alcuni lavoratori si sono organizzati facendo causa

Nonostante i sit-in dei sindacati nazionali davanti alle sedi ministeriali e le richieste di incontro con il Ministro Luigi Di Maio, non è stato raggiunto alcun accordo. Per questo motivo, diversi ex addetti alla cokeria si sono organizzati autonomamente facendo causa. 
 
Nel sito in questione il rischio di esposizione all’amianto è ancora molto alto. Secondo alcune stime, le tonnellate di asbesto presenti in loco sarebbero almeno 8.000. Nonostante questo quadro, il personale ha gestito il reparto fino alla sua completa chiusura, avvenuta nel 2014. Per quel che concerne la gestione dei benefici contributivi, c’è il problema che il rischio da esposizione è congelato al 1999 e non al 2003, cosa che invece non è accaduta in altre zone del sito produttivo. 
 

Malattie correlate all’esposizione all’amianto: nei polmoni degli operai è presente asbesto

Nel corso delle varie cause individuali, sono emerse diverse situazioni in cui l’esposizione all’amianto ha creato problemi di salute agli operai del polo industriale di Piombino. A fronte di analisi anche molto invasive, è stata riscontrata la presenza di asbesto nei loro polmoni. I risultati in merito sono stati certificati dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dell’Università di Siena, un’autorità nazionale nel campo della diagnosi di malattie causate dall’amianto.
 
Adesso si attende che una nuova legge riconosca i benefici contributivi a questi lavoratori e che, in particolare, permetta di recuperare gli anni dal 1999 al 2003. Come già detto, il rischio esposizione è congelato al ‘99 in quanto, quell’anno, sono stati effettuati interventi di risanamento della pavimentazione della cokeria. Secondo la normativa, l’esposizione all’asbesto risulta tecnicamente cessata con il completamento della suddetta bonifica.




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