Servizio Gratuito di Raccolta dell’Amianto
03 Luglio 2019
Dal primo di Luglio è attivo a Cascina, in provincia di Pisa, un
servizio gratuito di raccolta dell’amianto che abilita il comune cittadino alla rimozione autonoma di piccole quantità di materiale amiantato. L’idea sembra aver già riscosso parecchio successo ma come funziona? Quali sono i limiti e le condizioni in cui è concesso compiere in autonomia un’operazione così delicata?
Dove fare richiesta per il servizio di raccolta autonoma dell’amianto
Secondo quanto stabilito dal Comune, ogni cittadino in regola coi pagamenti della tassa sulla Tari, ha la facoltà di poter richiedere il servizio gratuito di raccolta dell’amianto. Le modalità con cui la richiesta deve essere presentata sono semplici: bisogna, infatti, rivolgersi al comune (anche tramite la compilazione dell’apposito modulo presente online) che entro 10 giorni provvederà ad inoltrare la domanda a Geofor, nota società locale adibita allo smaltimento dell’amianto.
Entro 30 giorni dalla richiesta verrà effettuato un sopralluogo da parte dei tecnici che, una volta valutata la situazione generale ed il grado di pericolosità dei rifiuti da rimuovere, fornirà al cittadino il kit specifico per procedere alle operazioni di rimozione in autonomia, qualora i rischi non fossero elevati. Seguendo le procedure previste dalla legge e riportate sulla guida fornita insieme al kit, sarà poi possibile dare il via alle operazioni di smaltimento, affidando i rifiuti alle società indicate da Geofor.
Quali sono i limiti per la rimozione autonoma dell’amianto
Il servizio di raccolta gratuita dell’amianto deve essere svolto a regola d’arte, seguendo alcune rigide limitazioni imposte sia per la tutela dell’ambiente ma anche per la salvaguardia della salute dei cittadini.
Non è infatti possibile rimuovere materiali contenenti amianto in condizioni atmosferiche sfavorevoli quali: pioggia, neve, temporali o giornate particolarmente ventose, onde scongiurare il rischio di dispersione delle fibre nell’ambiente. Non è, inoltre, possibile per il comune cittadino effettuare interventi in strutture pericolanti o ad altezze superiori ai tre metri, né quando sono presenti componenti o parti “friabili” di amianto.
Qualora i requisiti fossero tutti rispettati, sarà il proprietario dell’immobile da bonificare a dover procedere alle operazioni di rimozione, non sarà infatti concesso di rivolgersi a ditte specializzate o simili. Il servizio è infatti inteso come un metodo rapido ed autonomo per rimuovere piccole quantità di rifiuti contenenti amianto che non richiedano interventi più specifici.
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