L’80% dei rifiuti italiani contaminati da amianto finisce in Germania

 Sul territorio italiano sono presenti 19 discariche in grado di raccogliere rifiuti caratterizzati dalla presenza di amianto. Nonostante questo, più dell’80% del volume prodotto finisce all’estero. Sono infatti più di 6000 i camion che, ogni anno, raggiungono i confini della Germania.

Questo porta ulteriore inquinamento e rende chiaro che, a quasi 30 anni dalla legge che lo ha messo al bando, l’amianto continua a rappresentare un problema per l’Italia. Sono infatti ancora numerosi i siti che aspettano di essere bonificati. Molti di questi sono edifici pubblici come scuole e ospedali.
 

Come viene smaltito l’amianto?

 
Per capire fino in fondo la complessità di questo scenario è necessario capire come viene smaltito l’amianto. Esistono tre modi per rendere inoffensiva questa fibra killer. Il primo è il conferimento in discarica tramite interramento. Il secondo, invece, si basa sul ricorso a impianti che effettuano processi chimici come la litificazione, la vetrificazione e la ceramizzazione.
 
L’ultima modalità di smaltimento prevede invece la trasformazione dell’amianto in un composto inerte incapace di sprigionare fibre. Il procedimento in questione è però estremamente costoso e impegnativo dal punto di vista delle tempistiche. 
 

I luoghi dello smaltimento

Come già detto, in Italia sono presenti 19 discariche adatte allo smaltimento dell’amianto. Sono però otto le Regioni prive di questi siti di conferimento e non intenzionate ad aprirne. Degno di nota è il fatto che in Italia è presente solo un impianto in grado di accogliere l’amianto friabile, ossia quello più pericoloso. Questo quadro non è assolutamente sufficiente ai fini della gestione dei rifiuti tossici contraddistinti dalla presenza di asbesto.

Per questo motivo - ma anche per via della della distribuzione disomogenea degli impianti sul territorio (regioni come il Lazio e la Sicilia non sono in grado di gestire localmente la filiera) - gran parte del volume prodotto viene portato in Germania. Per dare qualche numero, ricordiamo che, solo nel 2013, l’Italia ha smaltito più di 221.000 tonnellate di rifiuti. Più di 264.000 sono state trasportate in Germania.

La destinazione principale è la salina di Stetten, dove i rifiuti vengono impiegati per mettere in sicurezza le cavità che si formano a seguito delle attività di estrazione del sale. La maggior parte dei rifiuti con amianto prodotti in Italia secondo fonti di Legambiente finisce a Stetten.

Una piccola quantità viene smaltita in Francia, dove esistono diversi impianti di inertizzazione dei rifiuti. La maglia nera per l’esportazione dei rifiuti con amianto spetta alla Lombardia. Seguono subito dopo il Veneto e l’Emilia Romagna.




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