
Il problema dell’amianto nelle scuole è ancora molto grave in Italia. Sono tanti gli istituti che tutt’oggi presentano strutture realizzate in parte con questo pericoloso materiale cancerogeno, mettendo a rischio la salute di studenti e personale scolastico.
I dati raccolti e presentati durante il Fair Play Day (importante fiera dedicata ai principi della sana convivenza organizzata dall’ONA), parlano chiaro: 352.000 alunni e 50.000 impiegati scolastici, rischiano ogni giorno le loro vite utilizzando edifici non adeguatamente bonificati.
In Italia i siti che richiederebbero un intervento mirato di bonifica e sanificazione sono oltre 1 milione. Di questi, circa 2.400 sono scuole mentre altre diverse migliaia sono impianti sportivi, ogni giorno frequentati da tantissimi ragazzi. Questi dati sulla presenza dell’amianto nelle scuole, però, sono solo la punta di un iceberg molto più profondo.
Secondo le stime dell’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), infatti, anche circa 300.000 km di tubature della rete idrica nazionale sarebbero a rischio contaminazione. Urge dunque un provvedimento concreto da parte delle istituzioni, capace di arginare ed eliminare definitivamente il problema costituito dall’asbesto killer.
Eliminare 40 milioni di tonnellate di amianto (queste le stime approssimative) non è però un compito facile, poiché le procedure richieste sono complesse e dispendiose. Agevolazioni, sensibilizzazione dell’opinione pubblica e prevenzione, sono tutte soluzioni efficienti ma non abbastanza incisive.
Nonostante il divieto scattato nel ’92 di impiegare l’amianto (e i suoi lavorati) nell’edilizia, il killer silenzioso continua tutt’oggi a mietere numerose vittime. Le campagne di sensibilizzazione e informazione hanno sicuramente ridotto i rischi di esposizione, ma la situazione rimane preoccupante.
Solo nel Lazio, l’ONA ha censito oltre 64 tonnellate di amianto compatto e 150 kg di quello friabile (ancora più pericoloso) il tutto prendendo in considerazione solo istituti e impianti sportivi. Se a questo si somma anche una carenza nel monitoraggio delle strutture più a rischio, è facile comprendere come studenti e personale scolastico ogni giorno mettano a repentaglio la propria salute.
Le malattie derivanti dall’amianto nelle scuole e dalle altre fonti a rischio mietono ogni anno 107.000 vittime di cui circa 6.000 nella nostra Penisola. Il Fair Play Day e il Green ONA Day, sono solo alcuni esempi di manifestazioni votate alla prevenzione e all’assistenza, ma si può e si deve fare di più.