Rifiuti nel Canale Naviglio di Ivrea

Sono stati recentemente individuati dei rifiuti nel Canale Naviglio di Ivrea, l’ennesimo esempio di inciviltà e incuria che può costituire un serio rischio per la salute dei cittadini. Le discariche a cielo aperto sono una piaga difficile da debellare, ma la situazione si aggrava ulteriormente quando i materiali di scarto (spesso pericolosi) vengono riversati nelle acque.

 

La situazione rifiuti nel Canale Naviglio

Non è una novità per i residenti della zona, tutti sanno che ogni anno emergono enormi quantità di rifiuti nel Canale Naviglio di Ivrea, eppure nessuno ha mai fatto nulla per mettere fine a questa piaga sociale. Tantissime le segnalazioni giunte dai cittadini, che si sono detti preoccupati per l’abbondante presenza di materiali edili di scarto, spesso nocivi.

L’ultimo sopralluogo effettuato dalle autorità ha infatti evidenziato come, tra le altre cose, fossero presenti artefatti contenti amianto in stato avanzato di decomposizione. Una constatazione che fa rabbrividire se si pensa che l’acqua del canale può facilmente trasportare le fibre killer chissà dove, arrivando addirittura a contaminare i terreni agricoli o i bacini d’acqua.

La situazione di degrado in cui versa questo specifico tratto del canale è fortemente preoccupante anche a causa di altre tipologie di rifiuti. Dalle analisi più recenti è stata confermata la presenza di: pneumatici, imballaggi in plastica e metallo, scarti di legno ma soprattutto apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi.

 

Il via libera agli interventi di ripulitura

Dopo le insistenti segnalazioni, la giunta comunale si è finalmente decisa ad inviare una squadra per effettuare i rilevamenti del caso il 26 febbraio scorso. Il team era composto dal Geom. Davide Luciani coordinatore dell’Ufficio Tutela dell’ambiente, dall’Assessore per la sostenibilità ambientale Giuliano Balzola e dall’Ing. Andrea Grigolon in qualità di direttore della Società Canavesana Servizi, coadiuvato dal Capo servizio Giuseppe Basanese.

I professionisti hanno preso atto dell’effettiva entità della situazione dei rifiuti nel Canale Naviglio e hanno fatto rapporto alla giunta. Il 9 marzo scorso è stata emesso un decreto che autorizzava e incaricava la Coutenza Canali Cavour ad effettuare le dovute attività di ripulitura e bonifica.

Questa misura, tuttavia, potrebbe non essere una risposta sufficiente a far fronte all’annoso problema delle discariche abusive che affligge la zona. Servono controllo più severi e serrati, oltre che misure capaci di scoraggiare i comportamenti incivili di aziende e privati che continuano a ritenere il canale un modo conveniente per sbarazzarsi dei loro scarti.





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