
La Lombardia è senza dubbio tra le Regioni più virtuose nella lotta all’asbesto, ma c’è ancora amianto nelle case popolari. Questa è la recente comunicazione fatta dall’amministrazione stessa, la quale ha asserito che il problema della presenza del pericoloso materiale edile è ben noto, per questo si sta lavorando affinché venga risolto il prima possibile.
In una recente delibera, la Regione Lombardia ha disposto lo stanziamento di 9 milioni di euro per riqualificare e liberare dall’amianto le case popolari insiste nel territorio del Legnanese e del Rhodense.
“Questa delibera si inserisce in un più ampio progetto di efficientamento e risanamento ambientale degli immobili. Abbiamo chiesto il coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate e che abbiamo denominato “Missione Lombardia” ha asserito l’assessore alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco . “La bonifica dell’amianto non è un intervento secondario a quelli che stiamo già sostenendo per il miglioramento delle condizioni abitative delle persone che vivono negli immobili delle ALER lombarde”.
I servizi abitativi pubblici nella Regione, infatti, sono affidati alla gestione delle Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale (ALER, appunto) le quali, insieme ai Comuni, si occupano di mantenere operative e in buono stato le abitazioni pubbliche destinate a famiglie con grave disagio economico.
Tuttavia, in alcune strutture è stato recentemente rinvenuto dell’amianto. Il pericolo materiale edile è bandito dal 1992 a causa della sua tossicità, ma alcuni degli edifici più datati ne conservano ancora alcune tracce. È stato proprio l’Osservatorio Nazionale Amianto a portare all’attenzione dell’opinione pubblica il problema dell’amianto nelle case popolari con i seguenti dati:
Tale accorata segnalazione ha fatto sì che le istituzioni si movimentassero, arrivando all’emissione del sopra citato fondo da 9 milioni di euro per eseguire la bonifica. Non resta che attendere l’avvio dei lavori nella speranza che la situazione si risolva velocemente.