
Il piano per l’eliminazione dell’amianto in Sardegna è il più cospicuo quantitativo di fondi mai stanziato per un progetto di bonifica. L’ha confermato anche il presidente della Regione, Christian Solinas, che in un comunicato ha espresso orgogliosamente la sua soddisfazione per l’arrivo dei fondi richiesti al Governo.
Durante la conferenza stampa per rendere pubblico l’importante traguardo raggiunto dalla sua amministrazione, il presidente ha dichiarato che le sovvenzioni destinate agli interventi per debellare la minaccia dell’amianto dall’isola ammontano a ben 35 milioni di euro.
Di questi, 32 milioni sono già stati assegnati alla realizzazione di 93 progetti di bonifica relativi ad edifici pubblici (in particolare scuole, alle quali sono stati destinati 16 milioni dell’importo totale). Tra le strutture coinvolte compaiono poi: ospedali, enti locali territoriali, edifici della Regione, agenzie, consorzi industriali e di bonifica, aziende a partecipazione pubblica, eccetera.
I rimanenti 3 milioni di euro, invece, sono destinati ad altri interventi che verranno concordati a breve, soprattutto per quanto riguarda la messa in sicurezza delle strutture universitarie. Insomma, un piano di eliminazione dell’amianto davvero ambizioso, ma imperativo per tutelare la salute dei cittadini.
Ottenere i fondi non è stato facile e ha richiesto una cooperazione intensa a livello territoriale fra amministrazione, enti coinvolti, aziende locali e tantissimi altri soggetti. I fondi sono stati stanziati dallo Stato in risposta all’adesione al Piano Operativo Nazionale “Ambiente”FSC 2014/2020 che mette a disposizione delle regioni un totale di 385.644.218 milioni di euro.
La Sardegna è riuscita ad aggiudicarsi circa il 10% della cifra totale, un risultato che non sarebbe stato possibile raggiungere senza l’impegno attivo di tutti, ha ribadito il presidente Solinas. Il coordinamento di tutte le operazioni, della pianificazione degli interventi più urgenti ed essenziali e la richieste allo Stato hanno richiesto 18 mesi di lavoro intenso, ma alla fine i frutti di tale sforzo congiunto sono arrivati.
Adesso sta alla Regione provvedere a spendere saggiamente le sovvenzioni ottenute. Gli interventi proposti nel piano per l’eliminazione dell’amianto si focalizzano principalmente sugli edifici destinati al pubblico, con particolare attenzione alla rimozione delle tubature che ancora contengono il pericoloso materiale edile.
Con questo massiccio dispiegamento di risorse, la Regione spera di liberarsi una volta per tutte dell’annoso problema costituito dall’asbesto, che preoccupa da più di 27 anni la popolazione.