
La nuova normativa UNI 11870 è entrata in vigore il 14 luglio scorso e si pone l’obiettivo di fungere da vera e propria guida per l’individuazione e il riconoscimento degli artefatti contenenti amianto. Si tratta di un’importante evoluzione che permetterà ai datori di lavoro o ai proprietari di immobili di individuare più facilmente eventuali artefatti a rischio.
Realizzata e pubblicata dall’Ente Nazionale Italiano di Unificazione, la norma UNI 11870 del 2022 è stata pensata per definire nel dettaglio i migliori metodi per individuare i materiali contenenti amianto (MCA), nonché i criteri di censimento per strutture edilizie, impianti al servizio di immobili, macchinari e reti di produzione.
Le linee guida ivi fornite andranno a costituire un prezioso punto di riferimento per la corretta applicazione delle leggi riguardanti l’amianto, in particolare il Dlgs 81/2008, il DM 6 Settembre 1994 e il DM 14 Maggio 1996. Tra gli argomenti riportati nella normativa spiccano i seguenti passaggi:
Oltre a consigliare nel dettaglio gli step da seguire per una corretta individuazione dell’amianto, la norma UNI riporta in calce anche una lista piuttosto interessante dei prodotti che potrebbero contenere il pericoloso minerale, insieme ad un esaustivo elenco di luoghi in cui si possono trovare.
A ciò si aggiunge anche un vademecum sui dispositivi di protezione individuale, sulla strumentazione da utilizzare e una precisa classificazione degli MCA in base alle condizioni di degrado o integrità degli stessi.
Secondo le disposizioni di legge in vigore dal 1994, l’onere di individuare materiali contenti amianto ricade sul datore di lavoro (nel caso di strutture in cui si svolgono attività lavorative) o sul proprietario dell’edificio. Tale obbligo comporta responsabilità serie, legalmente perseguibili se non rispettate, come ad esempio la mancata comunicazione della presenza di artefatti pericolosi.
La norma UNI 11870 semplifica enormemente il compito per le suddette figure, aiutandole a capire i migliori metodi per procedere alla classificazione degli MCA e dei rispettivi fattori di rischio. Agevola inoltre l’analisi in via preventiva delle strutture, così che non vi siano sorprese indesiderate.