Indice di stato di degrado: in arrivo regole universali

L’indice di stato di degrado delle coperture contenenti amianto è uno dei parametri più importanti per determinare l’effettiva pericolosità dei manufatti. Tale valore, tuttavia, è attualmente stabilito dalle singole regioni, le quali utilizzano criteri di valutazione differenti che possono portare a disparità nell’identificazione dei rischi.

 

Uniformare l’indice di stato di degrado è essenziale

Lo Sportello Nazionale Amianto sta collaborando con l’Uni (Ente Italiano di Normazione) al fine di trovare un terreno comune che possa creare uno standard universale per la valutazione dell’indice di stato di degrado delle coperture.

Per come funzionano ora le cose, infatti, una copertura può risultare pericolosa in una regione, mentre nell’altra potrebbe rientrare nella fascia di tolleranza. Ciò implica che si crei parecchia confusione, soprattutto quando vengono effettuate le richieste di fondi per la bonifica degli artefatti contenenti amianto.

Standardizzare il suddetto indice è quindi cruciale per determinare alcune linee guida comuni a cui tutte le giunte regionali possono fare riferimento quando si trovano a dover sviluppare un piano per gli interventi. L’uniformazione porterà, inoltre, ad una risoluzione più rapida delle attività di bonifica in congiunzione con una maggiore consapevolezza del problema che si sta affrontando.

 

Eliminare tutti i protocolli regionali

L’altro obiettivo della standardizzazione dell’indice di stato di degrado è quello di eliminare i numerosi protocolli regionali, spesso confusi e privi di concreti criteri di valutazione. Lo scopo ultimo prevede la creazione di un protocollo per l’identificazione e lo smaltimento delle coperture a rischio che sia riconosciuto a livello nazionale, così che tutte le istituzioni abbiano un punto di riferimento certo verso cui orientarsi.

Negli ultimi trent’anni, infatti, lo Stato ha messo le Regioni di fronte ad incombenze obbligatorie per quanto concerne le attività di rimozione dell’amianto. Il problema è che ha delegato a queste ultime anche la realizzazione di piani e obiettivi senza fornire alcuna base concreta per identificarli.

Il lavoro congiunto dello Sportello Nazionale Amianto e di Uni potrà fare finalmente chiarezza sui punti più incerti e contribuirà a migliorare le attività di censimento e valutazione dei rischi, evitando la differenziazione dei criteri di analisi da regione a regione.

Il tavolo tecnico che si occuperà di delineare lo standard vedrà coinvolti esperti del settore, tecnici e professionisti, con il contributo di organizzazioni specializzate. Insieme troveranno e sanciranno i criteri da seguire in maniera chiara e comprensibile, così che l’indice di stato di degrado non possa più essere frainteso o male interpretato.





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